Immancabile anche quest’anno l’appuntamento con il Salone del Mobile di Milano che apre i battenti con poca voglia di stupire ma con qualche spunto interessante.
Tra i prodotti esposti, si segnalano alcuni tavoli, molto diversi tra loro. Kristalia presenta Hole di Kensaku Oshiro, costituito da un imponente basamento bucato, sviluppato in svariate finiture, su cui si poggia un sottile piano. Magis propone una nuova serie denominata Brut in cui declina diverse tipologie di tavoli caratterizzati da basamenti in ghisa e piani in vetro, legno o pietra. Semplici ma decisamente raffinati. Alias espone invece il tavolo Zero di Ron Gilard, elegante e sofisticato, in cui si innestano profili in metallo verniciato, legno, superfici laccate o vetrate, in cui gli spigoli, da elementi di congiunzione, diventano elementi di sottrazione e caratterizzano tutta la serie di infinite combinazioni.
Un tema molto simile viene affrontato da Mdf con alcuni mobili bassi da soggiorno, con pannelli in lamiera forata, in cui gli spigoli sono segnati da profili in metallo a contrasto, all’interno di uno stand che si caratterizza per il consueto look total white. Alf Da Frè invece reinterpreta il tema del contenitore utilizzando superfici leggere e colorate sotto cui si cela una bella struttura lignea, lasciata a vista solamente nelle gambe e negli spigoli tagliati a 45 gradi. Un esperimento interessante chiamato Cartalegno con la firma di Giulio Iacchetti, in un panorama abbastanza anonimo.
Da segnalare la curiosa collaborazione di Driade con Moleskine che porta al Salone piccoli scrittoi in metallo verniciato e legno, molto austeri ma corredati da dettagli fluo per gli accessori in metallo, quali reggilibri, portapenne, etc.
Kartell si distingue con uno stand dal forte impatto scenico ma scarsamente fruibile, dove il prodotto passa decisamente in secondo piano, mentre da Cassina l’accesso è subordinato alla registrazione e alla conseguente coda, motivo per cui perde immediatamente di interesse.
Nel mondo delle porte scorrevoli, Lualdi punta su grandi pareti mobili in legno e su pannelli vetrati con cornice in alluminio, introducendo tuttavia il vetro trasparente colorato che crea interessanti effetti di luce in un’atmosfera decisamente particolare, quasi pop. Rimadesio, al contrario, si presenta con una vasta esposizione di mobili per ogni zona della casa e segna il ritorno del legno nelle sue porte scorrevoli: grandi pannelli in vetro trasparente scanditi da orditure lignee di varie essenze, al momento ancora poco convincenti per il gusto italiano.
Complessivamente la vivacità dei colori sembra essersi ridimensionata rispetto allo scorso anno, ma non scomparsa del tutto, come ci dimostra Arper con la riedizione della sedia Catifa disponibile in una nuova palette di colori molto interessanti con combinazioni assolutamente irresistibili.
Molto colorato anche lo stand Porro, che propone una vasta gamma di legni abbinati a superfici laccate dai colori vivaci. Da segnalare infine alcuni scaffali coloratissimi che grazie ad un sistema di innesti in metallo nero diventano componibili per soddisfare ogni esigenza.