Il pensiero comune associa i lavori di ristrutturazione in appartamento al disagio, alla polvere e al rumore che ne conseguono. Non sempre, tuttavia, intervenire equivale a sventrare, demolire e abbattere: ci sono situazioni in cui non è necessario agire in modo invasivo, ma è sufficiente operare con un restyling degli ambienti, più o meno incisivo, limitandosi a opere di finitura, che siano in grado di trasformare integralmente lo spazio e garantirgli nuova vita. Un pratico esempio è offerto da tutte quelle abitazioni ristrutturate di recente, in cui gli impianti tecnologici sono in buono stato, che non incontrano il gusto dei nuovi proprietari, o che necessitano di un cambiamento in grado di portare nuova linfa a spazi che sono stati vissuti per lungo tempo. In tutti questi casi la soluzione migliore è optare per un restyling, in grado di rinnovare senza opere murarie eccessivamente invasive.
Le possibilità sono molte e gli elementi su cui intervenire relativamente pochi: un materiale che offre le opportunità più interessanti è senza dubbio la resina. Vecchi pavimenti e bagni con rivestimenti troppo vistosi, o superati stilisticamente, trovano nuova vita grazie all’uso della resina, stesa direttamente sulle piastrelle esistenti, con l’obiettivo di creare una nuova superficie senza soluzione di continuità che trasforma completamente gli ambienti. A quel punto sarà sufficiente sostituire rubinetterie e sanitari per un ambiente bagno nuovo di zecca e attuale. Esistono molteplici tipologie di resina, finiture e colori: diventa quindi essenziale trovare la soluzione più adatta al contesto in cui si interviene e al progetto che si vuole sviluppare.
Altro importantissimo tema, fondamentale nei restyling, riguarda le finiture: ampio spazio quindi ai colori, alle superfici smaltate – dai toni accesi o più desaturati, magari integrate con pareti rivestite con carte da parati, che donano carattere e incisività agli ambienti. Un buon progetto non può fare a meno di un buon piano del colore, indispensabile per un risultato ottimale, attuale e personale. Un approfondimento particolare deve essere poi dedicato agli arredi, da realizzare rigorosamente su misura, per sfruttare in modo ottimale gli spazi, per esprimere appieno l’idea che muove l’intero progetto, per esprimere la forza e la personalità dell’insieme. Un arredo ben progettato migliora la qualità della vita domestica e rende immediatamente riconoscibile la matrice progettuale dell’architetto a cui vi sarete affidati, perché gli spazi e gli arredi disegnati da un professionista sono un valore aggiunto rispetto alla scelta di prodotti commerciali senza una giusta collocazione.
Sembrerà ovvio, ma per dare nuova luce alla casa, serve anche una nuova illuminazione: in caso si disponesse di pezzi di design che non temono il trascorrere del tempo, sarà sufficiente una nuova collocazione, più funzionale al nuovo assetto della casa. Altrimenti il restyling diventa l’occasione giusta per rinfrescare l’immagine della casa e valorizzare le finiture sotto i raggi luminosi di nuovi faretti e lampadari, possibilmente a led e di buona qualità. E non dimentichiamo che sono i dettagli a fare la differenza: maniglie, zoccolini, quadri, solo per citarne alcuni, contribuiscono alla riuscita dell’intervento. Una revisione attenta, unita a qualche nuovo elemento da integrare, risulta dunque la giusta combinazione di un restyling di successo.
A questo punto non rimane che affidarsi all’architetto e mettersi all’opera!