Il Cersaie 2015 di Bologna conferma le tendenze affermatesi negli ultimi anni e le sviluppa ulteriormente. Grande spazio quindi al filone delle geometrie, che trovano applicazione in tutti i settori, con una particolare predilezione per gli esagoni, regolari e non.
Il formato esagonale diventa quindi un must per tutti i materiali, dal gres alla pastina di cemento, con incursioni nel mondo del legno e del parquet, declinato in ogni dimensione, da quelle in miniatura fino ai grandi oversize.
Grande successo anche per il colore e il ritorno alle fantasie optical degli anni ’60 e ’70 applicate ai rivestimenti, spesso di carattere puramente decorativo.
Per quanto riguarda le superfici si afferma il ricorso alle texture, molto materiche e spesso mescolate e combinate in vari formati e colori, per un effetto patchwork che fa da “fil rouge” attraverso i principali stand. Le aziende propongono quindi gamme di prodotti particolarmente estese con declinazioni pressoché infinite di formati e colori.
Al Cersaie si osserva l’evidente in predominio del gres porcellanato in qualunque campo. Dai gres neutri con texture appena accennate si passa ai gres che imitano perfettamente i materiali naturali, pietra e legno, rendendo concrete soluzioni finora impegnative come le grandi lastre da 3 metri di lunghezza in marmo bianco di Carrara che nella loro imitazione in gres diventano realtà alla portata di tutti (o quasi). In tutto il salone si percepisce una grande attenzione al mercato dell’Europa dell’Est e dei paesi Arabi, con profusione di materiali effetto lapideo, rigorosamente lucidato a piombo, mosaici riccamente decorati e dettagli dorati, all’insegna dell’opulenza che lascia senza parole. A tal proposito si giustifica la presenza massiccia delle più importanti griffe della moda che firmano piastrelle, rivestimenti e accessori alla ricerca di un cliente facoltoso con ampie possibilità di spesa.
Per quanto riguarda il mondo dei sanitari, prosegue l’idea di forme tendenzialmente tondeggianti, linee talvolta tese ma del tutto aboliti gli spigoli e le forme squadrate, tutti rigorosamente con la finitura opaca, declinati anche nelle versioni “compact”, il must di questi anni. Anche in questo campo grande spazio al colore, soprattutto per i lavandini, con toni pastello, talvolta cipria, con il predominio delle terre e dei colori neutri. I piatti doccia sembrano esistere solamente in materiale sintetico effetto ardesia, mentre il Corian è sempre presente anche se in maniera molto discreta.
In conclusione, nessuna grande novità ma tante conferme al Cersaie 2015 di Bologna.