A Milano si è appena concluso HOMI, il salone degli stili di vita, una variegata esposizione di oggetti e ambientazioni che raccontano il vivere quotidiano, tra oggetti di design, decorazioni per la casa, accessori per la tavola e qualche stravagante gadget di cui non poter più fare a meno.
Per quanto riguarda il living ed il design si segnalano alcuni progetti particolarmente riusciti, come i vasi presentati da Rosenthal: due collezioni a firma rispettivamente del designer francese Cédric Ragot e dell’architetto Zaha Hadid, entrambe molto riuscite sia nelle forme sinuose quanto nelle finiture dal tocco gold.
Nell’ambito dell’arredo ha riscosso molta curiosità il progetto Miyavie della Maison Koichiro Kimura, che porta il nome dell’eclettico designer giapponese. Il progetto è ambizioso e si propone di sviluppare la fusione tra “qualità artistica e materiali” e la “capacità di gestire il ciclo di riciclaggio tra produzione, distribuzione, uso, raccolta e riutilizzo”. Tutto ciò prende la forma di un materiale modellato con una struttura a molla, con vuoti ottenuti dalla fusione e dalla lavorazione del polietilene e di altre resine. Morbido, elastico, inattaccabile da acari e muffa, lavabile, riciclabile, questo materiale viene utilizzato per realizzare sedute, tavolini, oggetti, accessori, lampade e pannelli luminosi dall’effetto futuristico e molto scenografico.
In tema di sostenibilità e riciclaggio non si può non citare lo stand di Ekobo, un marchio premium francese specializzato in accessori per la casa, dal design spiccatamente moderno, che utilizza materiali eco-sostenibili. Tutti i prodotti sono realizzati in fibra di bamboo e resina melamminica, completamente atossici, colorati e con un tocco di design che arriva direttamente dal Giappone, come conferma la simpatica designer, originaria dell’Arizona. Per rimanere in tema, e in estremo Oriente, tra gli stand che propongono stoviglie e accessori per la tavola, si distingue nettamente la coreana Odense con le sue linee pulite ed elementari, i colori neutri e i dettagli curati. La folgorazione tuttavia, soprattutto per noi architetti, arriva da MemoBottle, una serie di pratiche bottiglie in materiale plastico trasparente, piatte, rigorosamente in formato UNI A5, A6 ed A7, per trovare spazio anche nelle borse dei più nevrotici, incastrandosi perfettamente tra un’agenda e un blocco note.
Nell’ambito dell’interior design, L’Opificio presenta la nuova collezione di velluti in cotone, delicatissimi al tatto e colorati alla vista, uno dei punti di forza di questa azienda che realizza tessuti dal design raffinato e personalizzato. Per quanto riguarda le decorazioni, suscitano sempre interesse i prodotti Miho, in uno stand particolarmente accattivante. Colorati, dal tratto grafico inconfondibile, spiccano farfalle, pesci, cervi, casette e gli eleganti e inattesi Ex-voto.
HOMI non è solamente una vetrina per la grandi aziende, ma anche per i piccoli artigiani, designer e artisti che hanno la possibilità di presentare i propri lavori. Tra questi, mi ha colpito la poesia di Vero, laboratorio artigianale dove Veronica Vianini dà forma a oggetti fatti a mano in porcellana Southern Ice, delicati ed essenziali nelle forme e nei colori.
In conclusione, se si volesse riassumere la direzione di questo salone, si può confermare il periodo d’oro dello stile industriale, rintracciabile in più stand e perfettamente sintetizzato negli allestimenti di Light&Living, dove legno grezzo, metalli scuri e lampade con filamenti incandescenti a vista sono protagonisti indiscussi del lifestyle contemporaneo.