Il Cersaie, Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che si tiene ogni anno a Bologna, quest’anno porta con sé poche novità e molte conferme.
Continua la rincorsa al grande formato, in abbinamento all’effetto pietra naturale che sembra essere il must di questi anni. Grandi, enormi, lucenti lastre di gres a imitazione di marmi di ogni genere e sorta, che superano i 3 metri di lunghezza e permettono prodezze stilistiche senza precedenti, come dimostra Italgraniti con la serie Mega.
Un’altra parola chiave di questi anni è il patchwork. Troppo frequenti le fantasie stampate di bassa qualità che garantiscono un buon effetto a distanza ma diventano cheap se osservate più da vicino. Pochi gli elementi ben realizzati, dipinti a mano, o comunque con una qualità artigianale degna di nota. Tra questi spicca la serie Corrispondenza di Dimorestudio per Ceramica Bardelli. Sempre presenti gli effetti 3D, rigorosamente geometrici, in particolare quelli dell’azienda spagnola WOW che si segnala per i suoi prodotti particolarmente belli e d’effetto (wow).
Il gres, ormai diffuso in modo massiccio e sempre uguale a se stesso, registra qualche timida variazione nella lavorazione delle lastre con incisioni, spesso colorate, che definiscono disegni geometrici rigorosi ma divertenti, soprattutto negli accostamenti cromatici più vivaci, scardinando la monotonia delle consuete lastre, come nel caso della serie Cava dello studio LucidiPevere per Living Ceramics.
Decisamente più interessante invece lo studio delle textures, alla ricerca di nuove possibilità per un aspetto più appagante alla vista e al tatto. Ecco quindi superfici che ricordano tessuti come il lino, la lana, la carta di riso, spesso abbinate a fantasie geometriche e colori neutri ma raffinati, senza dubbio tra i prodotti migliori visti alla fiera di quest’anno. Un nome tra tutti quello di Made+39, insieme alla serie Rêve di Mirage.
Tra gli stand imperdibili quello di 41zero42, una garanzia per prodotti ad alto tasso di creatività e freschezza. La più blasonata 14oraitaliana non autorizza fotografie nello stand, come anche altre aziende, ma in questo caso è veramente un peccato perchè i prodotti presentati sono tra i più meritevoli della fiera.
Per quanto riguarda la piastrella tradizionale, bisogna dedicare una nota di particolare attenzione allo stand di Ceramica Vogue che presenta la collezione Confetti disegnata da Marcante e Testa dello studio UdA e declinata in varie fantasie, ciascuna identificata con il nome di una città italiana, molto particolare e raffinata. Sofisticata e d’impatto anche la serie Palladiana di Studiopepe per Ceramica Bardelli.
Tra i materiali non ceramici molto bello lo stand di DeCastelli che tratta il metallo in modo eccelso, un tripudio di riflessi rame, bronzo, oro, in forme geometriche, con incisioni e lavorazioni che garantiscono un risultato di alto livello e sicuro fascino.
Per i sanitari si sviluppano nuovi prodotti con attacchi universali per adattarsi agli allacciamenti esistenti nei casi di sostituzione. Un occhio nuovo per le aziende che sembrano aprire anche al mercato di chi sceglie di rinnovare il bagno con interventi di maquillage leggeri ma vuole beneficiare degli ultimi prodotti che il mercato propone.
Tra i piatti doccia sintetici, grande spazio a Fiora che presenta la nuova linea Trace con un disegno più moderno, nuovo scarico di design e soprattutto nuove finiture che ampliano la scelta oltre al tradizionale effetto ardesia. In tema di rubinetterie grande risalto alla laccatura, rigorosamente di colore nero, che tutte le aziende ripropongono per le linee di maggior successo. Si segnala lo stand Treemme per i prodotti sempre di qualità, in particolare la linea 5mm dal design sofisticato.
Per concludere, una nota interessante è rappresentata dall’introduzione della carta da parati nell’ambiente bagno che Wall&Decò porta in scena nel suo raffinato stand in partnership con Agape, per un risultato di grande stile. In carta e polimeri sintetici…